giovedì 12 maggio 2011

Primo giorno di ferie forzate

Il mio primo giorno di ferie forzate è stato un giovedì. Avevo deciso che volevo riposarmi tutta la giornata e dedicarmi a me, la casa, ecc
Pensavo molto al mio incontro con Marco della sera prima. Pensavo anche che l'ultima volta che ero stata con Diego le avevo promesso che le davo la mia verginità anale, ma comunque lui non si era fatto più vivo e ormai ero stata aperta da Marco e mi era piaciuto moltissimo.
Mi chiedevo anche che problema avesse Diego. Speravo comunque che non li fosse successo nulla di male.
Come tutti i giorni quando mi sono svegliata c'era tutto da fare. Salvatore era già andato via e i bambini dormivano ancora.
Mi sono vestita, ho svegliato i miei amori, mentre li aiutavo e vestirsi andavo e venivo in cucina per preparare la colazione...ecc..ecc. Poi gli portai a scuola e tornai a casa dopo una mezz'ora di caminata veloce.
Ero agitata e aspettavo la telefonata di Marco che non arrivava.
Cominciai a mettere in ordine prima la stanza dei bimbi, poi gli altri ambienti, e poi sento il telefono e torno nella stanza ma non arrivo in tempo e comunque era il numero di un collega di lavoro al cui non avevo voglia di sentire perchè dopo tutto ero in ferie.
Lasciando il telefono, il mio sguardo si ferma nella borsa del sex shop. Mi siedo sul letto ed inizio a tirar fuori le cose che mi ero comprata. Avevo ancora dentro i patch 4 e 5, mentre i primi 3 erano nel armadio nella scatola insieme agli stivali.
Prendo il 4 e lo sfioro con la lingua...mmmm, inizio a eccitarmi. Il mio cervello mi fa capire subito che ancora il sedere mi faceva male strigendolo un pò con l'eccitazione.
Cerco disperatamente dentro della borsa il gel e glielo spalmo sopra con le mani. Mi alzo in piedi mi abbasso i pantaloni e spostando la tira del perizoma lo infilo dentro in maniera decisa.
Subito dopo il primo bruciore impazzivo, ero completamente posseduta da quel patch che mi rendeva felice ma non riuscivo a pensare. Decisi di alzarmi i pantaloni mentre lo avevo dentro. I pantaloni erano stretti e quando gli ho chiusi hanno ancora spinto più dentro il patch.
Ero completamente impazzita dal piacere e completamente bagnata con un orgasmo quasi permanente. Provai allora a caminare rendendomi conto che a cada passo lui entrava e usciva un poco, e quindi impazzivo ancora di più..era un piacere indescrivibile, caminavo per la casa facendo la casalinga con il patch nro 4 dentro del sedere...non riuscivo a concentrarmi su nulla, ma non mi interessava. Mi inginocchiavo ogni tanto e lui mi penetrava fino in fondo.
Alle 10 circa, squila il telefonino.
-meno male che nel sms cera il tuo numero-risponde Marco appena dopo il mio pronto-non me lo avevi datto il numero.
-è vero tesoro-rispondevo mentre il mio cervello mi portava ancora a pensare alla inculata che mi stavo regalando
-dimmi, sono tutto orecchi....e anche l'altro-mi dice ridendo
-ahh...si-non ricordavo molto bene ciò che dovevo dirli. Ero completamente concentrata accogliendo il patch dentro-scusami, non volevo disturbarti, solo che voglio sapere come sei messo questa settimana-
-questa settimana? come tutte, nulla di nuovo, perchè?-
-ascolta tesoro, io sono in ferie a partire da domani- mi riservavo il giorno d'oggi per dar sollievo al mio fisico ma a questo punto non era più possibile
-beh, io lavoro, ma tu sei a casa o nell'albergo di ieri?-risponde lui
-a casa, puoi venire in settimana?-
-io potrei le mattine, entro al lavoro alle 14, abiti lontano?-
-no, dal bar no, da casa tua non so-
-quindi le mattine di questa settimana da te?, mmmmm..tutte? fino a quando hai ferie?-
-per tutta le settimana fino a mercoledi-
-domani posso intanto, da che ora?-
-porto i bimbi a scuola e torno a casa circa alle 9, poi il tempo di preparami-
-prepararti? per cosa?-
-Per te..-
-mmmm, come mi piaci, come sei troia, e cosa prepari raccontami...-
-posso aspettarti come ieri..o non lo so, se vuoi puoi scegliere tu prima. Mi mandi sms e mi dici come mi vuoi-
-davvero? ma sei grande, che voglia di rivederti-
-hai davvero voglia tesoro?-
-molta, ti voglio fare il culo ancora- mi dice lui mentre io mi bagno ancora e ancora e inizio a sciogliermi-adesso non puoi? sono a casa, vengo se vuoi-
dubbitai per un attimo e poi risposi..
-no, purtroppo oggi no, ma domani-
-domani vengo senz'altro, e anche gli altri giorni, ma senti, cosa avresti da metterti per me?-
-dipende, cosa ti piacerebbe?-io ero già completamente calda e vogliosa di lui. Non ci stavo più e lo volevo subito, ma per il momento con il patch che mi inculava potevo sopportare la sua assenza
-non lo so, calze, di quelle che hanno la striscia-
-autorreggenti-li dico io subito
-quelle, esatto, poi perizoma, non so, le scarpe che avevi l'altro giorno mi piacevano-
-sopra?-chiedo io-ieri mi hai trascurato un po le tette ti ricordo-
-si, eheh, cosa vuoi con quel culo..-dice lui
-ok, sopra?-
-sopra non lo so...ah no, sai cosa mi piacerebbe?-
-dimmi tesoro-
-una minigonna, di quelle tipo delle ragazze che vanno a scuola, e poi sopra mi piaciono, non so come si chiamano ma quelli speci di...insomma, sarebbe un reggiseno ma che ti arriva sotto le tette ma ti copre la pancia, insomma, non conosco i nomi, lo vedo solo nelle riviste-
-ho capito tesoro, un guepiere che non copre le tette-li dissi ricordando però che purtroppo non avevo
nessuno di quel tipo
-uhh, come sono eccitato, lo sai che c'è l'ho durissimo il cazzo adesso, te lo metterei tutto dentro adesso-
-mmmmm tesoro, lo mangio tutto-rispondo io
-si, ti voglio scopare la bocca domani, voglio sborrarti dentro e farti ingoiare tutto-lui continuava con il suo linguaggio poco raffinato ma che mi faceva impazzire
-e poi?-chiessi io
-poi ti faccio il culo come ieri, solo ricordare ho voglia di farmi una sega, non vuoi davvero che vengo adesso?-mi chiede ancora lui ma oggi avevi già deciso di no
-oggi meglio di no tesoro, ti aspetto domani, mandami sms e ti dico quando puoi venire, d'accordo?-
-d'accordo. sisi..,un bacio-
-un bacio tesoro-
La mia eccitazione era tale che sentivo il cuore battere a mille, avevo ancora dentro del culo il patch e la mutandina bagnata come appena uscita dalla lavatrice. Ero tutta sudata e calda...sentivo la stessa sensazione del giorno prima, volevo un tizzio di due metri con 40 cm di cazzo che mi violentasse giusto in quel momento.
Dovevo però andare da qualche parte a comprare il guepiere che voleva lui per indossarlo all'indomani.
Mi sono tolta il patch del culo, era già sufficiente. Il bucco era rimasto apertissimo ed io felicissima di sentirlo dilatato. Ero comunque molto calda ancora ma dovevo andare a vedere dove comprare ciò che voleva Marco.
Continuai con alcune cosette di casa e improvisamente suona il campanello. Guardo nella telecamera e vedo a Diego e allora apro.
Apro subito la porta di casa per aspettarlo
-ciao bella-mi abbraccia lui baciandomi sulle labbra-mi sei mancata, ascolta sono tornato per un pò a casa e poi sono passato per salutarti. Ho chiamato in ufficio e mi hanno detto che non ci sei allora....-
-ciao-interrompì io-stai bene?-
-non direi, mia suocera è morta settimana scorsa, poi mia moglie durante il funerale ha avuto un attacco ed è caduta e adesso è al ospedale, mi sono chiesto aspettativa nell'ufficio perchè non so come cazzo va a finire, ma comunque sono passato di qua che ho un attimo per vederti, e magari...-
-magari cosa?-chiessi io
-beh, sai, in 10 minuti...qualcosa..-
-io stavo uscendo-li rispondo io facendoli capire che oggi non ero disponibile
-ma che ti prende?-mi chiede lui prendendomi da un braccio
-ascolta, tu non ti fai vivo e non mi dici niente. Non potevo nemeno mandarti un sms per sapere se eri vivo...una telefonata mi avresti potuto fare no?-
-si scusami, mio suocero era sempre lì a rompere-
-no me ne frega nulla di tuo suocero e poi 10 minuti? quindi tu passi 10 minuti e vuoi una scopattina e poi vai?-
-mica mi devo sposare con te, scusa-dice lui -pensavo ti facesse piacere-
-mi fa piacere vederti ancora vivo e sapere che stai bene, ciò che non mi fa piacere è che mi tratti come una con chi vieni 10 minuti, scopi e poi vai, mica sono una puttana-
-ma come, adesso fai la bella moglie del medico importante-lui mi prende dal braccio portandomi verso il salotto-vieni qua, hai sempre fatto ciò che volevo e adesso fai la buona moglie-
-lasciami!-li chiedo io
Lui mi gira stringendomi verso di se, e con le mani mi tira della camicia facendo volare i bottoni per tutto il salotto, poi sempre da dietro mi prende dai fianchi e mi apoggia i suoi pantaloni e poi mi prendi dai capelli e portandomi sul tavolo mentre io cerco di liberarmi mi dice.
-vedrai come in 10 minuti ti posso fare qualcosa!...-
 Io cercavo sempre di liberarmi ma lui era più forte e mentre con una mano mi prendeva ancora dai capelli, con l'altra è riuscito a tirarmi giù i pantaloni e poi mi ha spinto sul tavolo lasciandomi con i gomiti appoggiati sopra.
-ancora non ti faccio dietro perchè ho bisogno di più tempo..-mi dice lui mentre senza mollare i capelli mi infila il cazzo seccamente nella vagina e inizia a muoversi avanti e indietro...a quel punto morivo del piacere e desideravo che mi scopassi tutta la mattina invece di solo 10 minuti...
-ah, vedi come ti rilassi...mi piace così, sei mia, lo sapevo che ti mancavo, vedrai come in 10 minuti ti scopo per bene-
Lui mi scopava con molta forza mentre io ero apoggiata al tavolo già spostato di più di un metro dalla sua posizione originale 
Mi faceva godere tantissimo. Avevo un pò dimenticato il suo stile perchè ero concentrata su Marco. Il suo stile mi piaceva di più di quello di Marco. Aveva più anni e quindi più esperienza, ma Marco era più "fresco" e disinibito e molto più volgare.
Quando è venuto e si è svuotato completamente, si è alzato i pantaloni e mi ha subito detto:
-questo è per non dimenticarmi, non so quando ci rivediamo ma mi devi ancora la tua verginità dietro, quindi spero la prossima volta avere più tempo, ciao-
Dopo che chiude la porta e se ne va, ho capito che le cose erano passate da una parte che non piaceva. Lui aveva dimostrato di essere violento e mi faceva un pò di paura. Avevo paura che la prossima volta lui scoprisse che il mio culo non era come lui pensava e allora magari si arrabbiava e mi faceva male.
Lui continuava a piacermi ma avevo dei sentimenti strani nei suoi confronti. Da una parte non volevo vederlo più se queste erano le condizioni, ma dall'altra pensavo che lui mi piaceva ancora e magari nonostante tutto se questa sua modalità era la condizione per avere piacere...se perdevo Marco poteva essere una soluzione.
Andai a lavarmi un pò, feci un pò di ordine nel salitto, mi cambiai la camicia e poi uscì a cercare un negozio di biancheria nel centro commerciale vicino a casa per comprare il guepiere da usare con Marco. Le gambe mi tremavano ancora e non riuscivo a togliermi dalla testa quello strano atteggiamento di Diego.



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